Kindness keeps the world afloat

Questa è la frase che inserisco sempre nel mio cv, quando mi chiedono di presentarmi.

Nello specifico di norma scrivo

I strongly believe in people and my favourite saying is Kindness keeps the world afloat

So che è un approccio un po’ atipico, ma visto che ho il grande privilegio di potermi regalare una nuova partenza ho deciso di prendermi la libertà di dire davvero quello che penso.

Insomma, sono palesamente affetta da “La sindrome di Pollyanna”. Chi di voi è nato intorno agli anni ’80 o prima se la deve ricordare per forza: era una ragazzina tanto ottimista quanto sfigata come poche (si è contesa per anni lo scettro di regina della sfiga cosmica con il protagonista di Incompreso), che nonostante una serie pressochè infinita di miserie riusciva sempre a vedere il lato buono delle cose. E delle persone.

L’atteggiamento della disgraziata fanciulla è stato definito dalla psicologia cognitiva nientepopodimenoche ottimismo idiota. Ma ve possino Vi pare che per una volta che una dice “affronto la vita come viene e cerco di vedere il bello anche nel pannolino carico di pupù di mio figlio” debba essere simpaticamente catalogata come tendenzialmente idiota? Povera Pollyanna e povere le sue adepte, cornute e mazziate.

Detto questo, per me Pollyanna aveva ragione su tutta la linea e ne ho le prove. Perchè in trepida attesa delle prossime settimane che si preannunciano economicamente di merda impegnative e di grandi cambiamenti sempre più vicini che mi terrorizzano entusiasmano, sto scoprendo ogni giorno chilate e chilate di gentilezza nel mondo che mi circonda. Anzi, diciamola tutta, le persone che mi stanno davvero facendo capire che di buono in giro ce n’è tanto (basta solo sapere dove guardare) sono proprio quelle che sono fisicamente lontane da me o che neppure conosco di persona ma solo “virtualmente”.

Penso a Francesca, che ho conosciuto sul forum di TripAdvisor e che ha smobilitato amici e parenti in mezzo mondo (letteralmente, ho ricevuto messaggi da Pechino, dall’Australia e da Dubai) per darmi un po’ di consigli su come trovare lavoro all’estero.

Penso a Milly, che mi ha ospitata sul suo blog e mi ha fatto venire voglia di aprirne uno mio.

Penso ad Enrica, che mi in 2h e 5 email mi ha illuminata su tutto lo scibile che mi serviva sapere su Londra e sugli asili nido inglesi.

Penso a Lorenz, che Luca conosce da una vita ma che vediamo una volta l’anno se è tanto e nel giro di 24h ci ha messi in contatto con la persona giusta dell’ufficio giusto della camera di commercio olandese.

Penso a Lisa, con cui ho una sorellanza (solo via Skype purtroppo), che è stata la prima mia fan e che mi incoraggia un giorno si e uno pure.

Insomma, ci sono un sacco di persone che non sanno manco che faccia ho ma che mi (ci) stanno aiutando per il semplice piacere di farlo. Kindenss keeps the world afloat, le gentilezza sta rivoluzionando il mondo… o almeno il mio.

PS. NOTA SCEMA DI FINE POST

Per quanti di voi si stiano chiedendo come procede la mia relazione amorosa con Sky, comunico che il meraviglioso sbrilluccicante kit è arrivato. Peccato che noi non abbiamo la parabola, piccolo insignificante strumento di cui io ignoravo l’esistenza ma che sembra essere condizione essenziale per il funzionamento di tutto l’ambaradan. Polli si nasce, e io ci nacqui.

7 thoughts on “Kindness keeps the world afloat

  1. Ecco un buon motivo per iniziare la giornata con il sorriso! Grazie Michi!! ♥ e cmq per la faccia mi sa che rimediamo presto, no? ;-)

  2. Sei la scintilla della mia felicità.. e delle risate più allegre (vd. chiusura del post :-)

  3. chi si aspettava di essere citato in un blog così carino, di cui ignoravo l’esistenza fino a poco fa? avete guadagnato un follower ;-)

  4. You are welcome, per cosi’ poco!
    Comunque hai ragione, l’ho provato tante volte anche io sulla mia pelle, non mi vergogno di dirlo anche se so che non va molto di moda: la gentilezza vince sempre.

  5. Il vostro blog è bellissimo… Regala un sacco di sorrisi…e risate!! Grazie Michela, grazie Luca e grazie Memi!!

  6. Pingback: Datemi un social network e vi conquisterò il mondo | UNA VALIGIA PER TRE

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